Giovanni e l’amico e collega Salvatore Ferraro, sono noti alle cronache per il loro coinvolgimento nella morte di Marta Russo.
L’omicidio colposo di Marta Russo, avvenne all’interno della città universitaria della Sapienza di Roma, il 9 Maggio 1997, quando la ragazza venne ferita gravemente da un colpo di pistola, morendo cinque giorni dopo in ospedale. Nel 2003, dopo varie sentenze, Giovanni Scattone venne condannato, a 5 anni di reclusione per omicidio colposo aggravato, e Salvatore Ferraro per favoreggiamento. Scontata la pena, nel 2011, Giovanni ottenne una supplenza in storia e filosofia presso il liceo scientifico Cavour di Roma, dove aveva studianto anche Marta Russo, generando già parecchie polemiche al riguardo, al punto di abbandonare l’incarico. A seguito del superamento, nel 2012, del concorso a cattedra in psicologia all’istituto Luigi Einaudi diventa, nel 2015, insegnante di ruolo.
Da qui le tante polemiche e il dolore della madre di Marta, quando ricevette tale notizia: ” Non si può pensare che una persona del genere, che non ha neanche mai chiesto perdono, possa fare l’educatore. Tra l’altro con un posto fisso”.